Impianti Bitimec per lavare i treni delle ferrovie cinesi

Si è fatta largo sui mercati mondiali con tecnologie innovative per il mondo ferroviario; ora, grazie a creatività e qualità, la Bitimec approda in Cina con un accordo strategico: fornirà le proprie macchine per il lavaggio esterno dei treni alle ferrovie cinesi.
L’accordo di esclusiva firmato nei giorni scorsi con il Beijing Railway of mechanical & electrical engineering group, fornitore delle ferrovie cinesi, apre grandi prospettive per la piccola azienda aretina, specializzata nella progettazione e costruzione di macchine speciali (6,1 milioni di fatturato 2016 per il 52% all’export e 27 dipendenti) e presieduta da Bruno Tiesi, titolare assieme ad altri quattro soci.

L’intesa prevede infatti la fornitura di almeno cinque macchine all’anno per il lavaggio dei treni ad alta velocità, per una durata di dieci anni e un valore di tre milioni di euro, numeri destinati ad aumentare di molto a seconda delle necessità cinesi. «A vederle sembrano macchine semplici – spiega Tiesi – visto che sono dotate di spazzola verticale, serbatoio dell’acqua e pompe detergenti; e infatti tanti hanno provato a copiarci, ma restiamo gli unici produttori al mondo di macchine di qualità, che camminano accanto al treno fermo e lo lavano».

Per la fornitura cinese Bitimec ha dovuto adattare il serbatoio, aumentando la capacità fino a 1.200 litri perché i treni ad alta velocità cinesi sono più lunghi di quelli italiani: arrivano fino a 14-16 carrozze, ciascuna della lunghezza di 25 metri, contro le 11-12 carrozze dei nostri treni. E gran parte dell’acqua (il 60-70%) utilizzata dalla macchina made in Italy viene riciclata: «Abbiamo superato anche la tecnologia tedesca per qualità e inventiva», sottolinea Tiesi.

Ma la collaborazione avviata dall’azienda aretina in Cina non è destinata a fermarsi alle macchine per il lavaggio dei treni: la prospettiva è di estendersi anche a un altro tipo di macchine prodotte sempre a Montevarchi, che riforniscono di sabbia i serbatoi installati sui treni, sia vecchi che ultramoderni: la sabbia viene spruzzata tra la rotaia e la ruota quando è necessario aumentare l’attrito. «Per adesso abbiamo inviato alcuni campioni di queste macchine – spiega il presidente – e speriamo di allargare presto la collaborazione avviata col gruppo cinese».

Il rapporto è nato anni fa a Berlino, durante la fiera del settore ferroviario, e si è sviluppato con la fornitura iniziale di supporto tecnico: Bitimec è andata in Cina a presentare agli istituti di progettazione delle ferrovie la propria tecnologia. Poi ha fornito 15 macchine per il lavaggio dei treni, fino all’intesa-quadro. «I cinesi – osserva Tiesi – sono orgogliosi di utilizzare tecnologia italiana». Bitimec oggi vende in una ventina di Paesi, soprattutto Germania, Usa, Australia, Regno Unito e Francia, e nel 2017 prevede di superare i 6,5 milioni di fatturato sfiorando il 60% di export.

Estratto da articolo originale.
Di Silvia Pieraccini, da Il sole 24 ore